Momenti storici

La prima concessione

Siamo nel 2009 e avevamo appena ottenuto la prima concessione in Italia per lo sfruttamento turistico di una cavità sotterranea. Dopo quel giorno tutto cambiò. Tanti anni di lavoro, tanti anni di riunioni, una montagna di burocrazia. Raramente siamo stati così orgogliosi di noi stessi.

Scavare a mano per 13 anni

Scavare a mano per 13 anni come se non ci fosse un domani ha rappresentato qualcosa di mistico. E’ servita un’energia speciale proveniente dalla passione per le cose belle. Una passione condivisa ogni giorno con persone speciali.

Come una caccia al tesoro

Questo è il buco fatto in Vico del Grottone dopo settimane di indagini realizzate per capire dove fosse il passaggio sotterraneo attivo durante la guerra. Facemmo vari fori nel locale del veterinario, ma non trovammo nulla. Poi dal basso facemmo un piccolo foro e uscimmo in mezzo alle scale... dopo solo urla e abbracci.

Dedicato a Vincenza

Un momento in cui eravamo tutti felici ed orgogliosi. Un manipolo di appassionati mai stanchi di rendere sempre più speciali i percorsi sotterranei. Tutto questo è dedicato a te, Vincenza.

Educazione ambientale

Decidemmo di non rimuove tutto, ma di lasciare un cumulo di rifiuti per fare educazione ambientale ai bambini delle scuole che sarebbero arrivate. L’obiettivo era di mostrare loro il contrasto tra la bellezza dei luoghi e l’inciviltà manifestata dagli adulti con la speranza che i ragazzi diventassero paladini della tutale dell’ambiente e della storia.

Momenti pericolosi

Quattro persone disturbate che cercano di capire come svuotare un pozzo senza far franare tutto sopra le proprie teste. Alla fine del lavoro il cumulo di terra che si vede a destra, con altezza di quasi 5 metri, fu interamente eliminato.

La cisterna delle croci

Dopo sei mesi di scavo riuscii ad entrare nella cisterna delle croci che oggi viene ammirata nel Percorso Avventura. Poi portammo la luce e tutto fu meraviglioso.

Ripulire la Galleria

Per due anni lavorammo in due per ripulire la Galleria Borbonica, ma negli anni successivi tanti volontari vennero ad aiutarci. Vedere la Galleria piena di rifiuti rende l’idea del lavoro durato anni per ripulire tutto.

Una galleria nella Galleria

Un canottino per bambini fu il mezzo scelto per attraversare la galleria piena d’acqua e capire dove e come costruire la zattera che ora si utilizza nel Percorso Avventura. In quel punto l’acqua era profonda oltre 3 metri, con una temperatura di 14°.

La prima volta di Alberto Angela

La prima volta di Alberto Angela alla Galleria Borbonica. Rimase impressionato dalla bellezza del sito e fece centinaia di fotografie...poi ci raccontò di aver chiamato il papà Piero e di avergli raccontato di aver visto un posto meraviglioso.

Rendere fruibile l’impossibile

Il desiderio di andare avanti e rendere fruibili angusti passaggi. Momenti vissuti con amici in un tempo senza tempo.

Sotto una montagna di detriti

La mano del capitano Aurelio Padovani scoperta durante gli scavi. Da una montagna di detriti alta 6 metri uscì per primo un piedone da 40 cm e poi un busto muscoloso. Avevamo scoperto una statua enorme, testimone di un periodo storico molto intenso e che ora sorveglia con discrezione la Galleria quando noi non ci siamo.

Palazzo Serra di Cassano

Dopo tre anni lunghi ed intensi di scavi, nel 2015 l’ultima soglia fu bucata ripristinando l’antico passaggio verso il sottosuolo chiuso alla fine della guerra. L’antica scala nel palazzo Serra di Cassano consente oggi l’accesso alle antiche cave e alla cisterna rinascimentale.